venerdì 5 giugno 2009

CHIUSURA DEL BLOG


AI SENSI

DEL NUOVO REGOLAMENTO PREVISTO DALLA DIREZIONE

di LIBERTA' E GIUSTIZIA

IL BLOG E' CHIUSO

poi si vedrà

2 eventi DA NON PERDERE

TUTTI I SOCI ORDINARI, I SOCI ONORARI, I MEMBRI DEL DIRETTIVO, I SOSTENITORI ED I SIMPATIZZANTI
di
LIBERTA' E GIUSTIZIA-CIRCOLO METROPOLITANO DI BOLOGNA
hanno ricevuto l'invito via mail per intervenire ai due eventi dei giorni 8 e 9 giugno

Oltre ovviamente ad intervenire, i Soci dovrebbero preparare un intervento ciascuno, sia in tema di Energia che su quello della Costituzione, onde instaurare tra i presenti un clima di empatia ,dopo le argomentazioni dei vari oratori prestabiliti. Il silenzio si deve rompere. La maggioranza silenziosa non esiste più, non deve più esistere.

mercoledì 27 maggio 2009

EUROPEE: referendum su Berlusconi

Gli esperti demoscopici danno il partito di Berlusconi vincente alle prossime europee con il 40%. Si tratta di un risultato esaltante che non viene inficiato da nessun avvenimento in corso. Il 40% degli italiani si sente ricco e imputa all' Opposizione tutti i problemi irrisolti dal Governo.

Chi voterà Berlusconi alle prossime elezioni si assume una responsabilità enorme. E' noto che Berlusconi è candidato capolista specchietto per le allodole, ma darà le dimissioni un secondo dopo che i risultati saranno resi noti. Chi andrà quindi a rappresentarlo a Bruxelles ?

Un voto a Berlusconi significa essere d'accordo per:
-riformare la Costituzione per dare più poteri al Presidente del Consiglio
-negare la possibilità di firma del testamento biologico
-approvare la legge sull'accanimento alimentare ai malati terminali
-costruire il Ponte sullo stretto di Messina
-portare il nucleare in Italia subendo la scelta dei siti anche vicino al proprio giardino
-incrementare la ricchezza per l'uomo più ricco d' Italia
-incrementare la cultura dell'egoismo come motore dello sviluppo
-dare spazio alla privatizzazione dei beni essenziali quali l'acqua, la sanità, la scuola, l'informazione, la gestione dei posti di lavoro
-incrementare la scarsa cultura già presente nell'attuale Parlamento con la più bassa scolarizzazione dal dopoguerra ad oggi.

Votare Berlusconi è un grande rischio per chi non ha dei benefici specifici personali. Prima di dare in mano l' Italia ad un uomo "solo" sarà bene andarsi a rileggere , o meglio osservare, cosa succede nei Paesi dove manca totalmente la democrazia.
-

mercoledì 20 maggio 2009

IL SOGNO ITALIANO

Sui barconi in mare, i poveri di tutto il mondo sognano l' Italia.
-Pensate-diceva l'altro giorno uno a coloro che, in circolo, lo stavano ascoltando-C'è un uomo in Italia che quarant'anni fa "sbarcava il lunario" cantava canzonette sulle navi da crociera accompagnato da un pianoforte... Ebbene, oggi, quello è l'uomo più ricco d' Italia e forse d'Europa!!-
-Nooo, impossibile- dicono gli altri- questo è un sogno, una fantasia per invogliarci a partire per l' Italia...-
-No, no, è vero.-
-Ma quanti euro possiede, quest'uomo ? -
-Si calcola un patrimonio di circa 8 miliardi di euro-
-E in quanto tempo li avrebbe fatti?- chiedono, tra il divertito e l'invidioso, tutti gli altri.
- In 40 anni. Alla media di 200 milioni di euro l'anno.
-Impossibile- dice uno che ha studiato-Quando hai già 4-5 miliardi di euro puoi ricavare molto d'interessi, ma quando cominci a lavorare e sei quasi a zero...anche il 30% di quasi zero fa...zero e poco di più-
-No, no. Non è una questione matematica. In Italia vi sono dei "campi" dove si mettono gli euro e gli euro si moltiplicano in breve tempo...Voi non potete capire, ascoltatemi: dobbiamo andare tutti in Italia !- dice il capobarca- Se troviamo il campo giusto...diventiamo tutti ricchi! I più ricchi del mondo!

venerdì 15 maggio 2009

UN LIBRO DA LEGGERE

OGGI consigliamo la lettura di un libro che tratta un argomento a cui non possiamo sfuggire:
la produzione dell'energia e il futuro dell'energia:


Nicola ARMAROLI
Vincenzo BALZANI

ENERGIA PER L' ASTRONAVE TERRA

Quanta ne usiamo, come la produciamo, che cosa ci riserva il futuro

Editore: Zanichelli

Prezzo: euro 11,50

Dell' argomento tratteremo in un prossimo evento nel mese di giugno.

martedì 12 maggio 2009

I MOLTI POTERI di BERLUSCONI

Ricordate che Berlusconi lamentava che, come Presidente del Consiglio, aveva meno poteri dei suoi Ministri ?
Da cui discendeva ovviamente che, attraverso la vittoria del SI nel prossimo referendum costituzionale, ne avrebbe voluto ancora di più. Berlusconi è certo di ottenere alle prossime elezioni, eventualmente anticipate, la maggioranza dei voti e quindi il 55% dei seggi.
Ebbene ieri, facendo uno spot elettorale efficacissimo sui barconi degli extracomunitari respinti verso la Libia, ha dichiarato: Il Ministro Maroni ha fatto quello che gli ho detto ed avevo concordato con la Libia.
Ecco quindi dimostrato di quanto potere in effetti è dotato il nostro Presidente del Consiglio: nomina dei Ministri che ubbidiscono ai suoi ordini. Certo, è ovvio, ma allora non venga a reclamare da noi perchè possiede pochi poteri!! Altro esempio di potere assoluto:
prima delle elezioni regionali in Sardegna ha portato a La Maddalena il vertice dei G8. Il suo Governatore in pectore, poi eletto, tra un brindisi e l'altro, sussurrava "Il vertice è una grande opportunità per la Sardegna" e tutti hanno "capito" e l'hanno votato. Vinte le elezioni, il G8 in Sardegna non serviva più: bisognava vincere le elezioni europee e predisporre nuovi spot elettorali. Poichè Berlusconi è un canguro che coglie le occasioni al balzo, non gli è parso vero di spostare il G8 in Abruzzo nel giro di 24 ore. E poi dice che non ha poteri ! Adesso sembra che per l' Abruzzo non ci siano molti fondi. Berlusconi dopo alcune passeggiate elettorali tra le case distrutte, a quanto pare non si farà più molto vedere. Anzi, se qualcuno dell' Opposizione volesse andare...gliene sarebbe grato. Ed ecco dunque spostare la sua attenzione verso altri spot elettorali: i barconi dalla Libia ! Sono mesi che la Libia, dopo aver incassato 5 miliardi di euro, continua a lasciar passare barconi su barconi, tanto che gli arrivi del 2009 sono molto di più di quelli 2008 e 2007. Ma è bastato che Maroni riuscisse a rimandare due battelli verso altri lidi, che ecco Berlusconi comparire sorridente e mettere cappello anche su quella iniziativa: anche questi rinvii di barconi, dichiara, gli ho voluti IO!
E' passato un giorno soltanto da quella dichiarazione ed ecco ancora Berlusconi annunciare che, dopo il divorzio da Miriam Bartolini, vuole divorziare anche da Ancellotti, allenatore del Milan.
Per comprendere meglio la sua onnipotenza, l'occasione sarebbero state le candidature del Parlamento europeo. Peccato che il grande scandalo delle veline sia scoppiato 24 ore prima dalla presentazione delle liste! Se ne sarebbero viste delle belle !!! Conclusione: Berlusconi ha un potere immenso, gliene vogliamo dare ancora dell'altro ?

venerdì 8 maggio 2009

Una nuova spinta ideale

Continuo a pensare che oggi stiamo perdendo la sfida con Berlusconi proprio sul progetto e sui valori. Non è vero, come pensano in molti a sinistra, che questa destra non propone valori o solo disvalori. Nella realtà ha reinterpretato in maniera moderna e spregiudicata la famosa "arte di arrangiarsi" tutta italiana. In una società in cui il senso di appartenenza ad una comunità, sia questo lo stato, un territorio o una famiglia, si è sempre più indebolito Berlusconi ha trasformato l'arte di cavarsela in ogni situazione, nell'arte di arrangiarsi contro tutto e contro tutti. Ha fatto leva sullo scarso senso dello stato, storicamente endemico in italia, dando a tutti una nuova patria: l'io. Così il consumismo, l'esibizione costante degli status symbol, il delirio della presenza televisiva, dei reality e persino la crescita costante del razzismo non sono un "inevitabile deriva" della moderna società, ma diventano valori per una parte degli italiani, purtroppo ora maggioranza. Diventano valori perchè comunque consentono di creare un'immagine di se forte, di costruire criteri di giudizio su cui basare le proprie scelte. E, grazie a Berlusconi, offrono anche l'appartenenza a un gruppo: immenso, indefinito, impersonale. Il populismo di Berlusconi ha proprio questo scopo, creare una condivisone senza partecipazione, creare emozione, ma non empatia. Allora è anche possibile che si abbiano raduni oceanici dove si mette in comune l'immagine del capo e qualche slogan, ma al tempo stesso si salvaguarda l'agire tutti conto tutti. E alla fine si può tornare a casa e cercare di fregare il prossimo, anche se ti era a fianco a cantare Forza Italia. Allora per vincere si devono contrastare questi valori, si deve battere questo processo con un nuovo slancio ideale, con la produzione di una cultura alternativa. Il muro è caduto, il comunismo non c'è più: e allora aggiorniamo i nostri valori e le nostre parole d'ordine, diamo un nuovo peso alle parole condivisione, senso dello stato, riforma della società. Con il suo progetto Berlusconi può navigare a vista e vincere: noi no, dobbiamo ricreare cultura e senso di appartenenza, lavorare sul medio e lungo termine, creare un progetto ideale che dia un senso anche alle piccole scelte della politica quotidiana, dell'ordinaria amministrazione. Non essere contro Berlusconi, ma contro il suo progetto culturale, che, purtroppo, esiste ed è più forte di quanto ognuno di noi ha mai immaginato.

martedì 5 maggio 2009

I NOSTRI GARANTI E SOCI ONORARI

LIBERTA' E GIUSTIZIA
CIRCOLO METROPOLITANO DI BOLOGNA


Molti soci e simpatizanti hanno sottoscritto il manifesto "Rompiamo il silenzio", ma non sono mai entrati nel sito nazionale di Libertà e Giustizia, nè nel blog Liberta' e Giustizia-splider-blogspot.com

Ecco che ci presentiamo:

Presidente Onorario
Gustavo Zagrebelsky-ex Presidente della Corte Costituzionale

Presidente
Sandra Bonsanti
ex Direttore del Tirrreno, giornalista,scrittrice

Comitato dei Garanti
Gae Aulenti-Giovanni Bachelet-Enzo Biagi-Umberto Eco-Alessandro Galante Garrone-Claudio Magris-Guido Rossi-Umberto Veronesi

Soci Onorari

Andrea Belvedere- Rettore Collegio Ghislieri-sede Scuola Politica di Libertà e Giustizia

Edmondo Berselli-Direttore della Rivista Il Mulino-scrittore-giornalista-editorialista

Ernesto Bettinelli-Oridnario Diritto Costituzionale

Tito Boeri-economista-Ordianrio Economia alla Bocconi-redattore La Voce.info

Massimo Bordignon-economista-ordinario Cattolica Milano-redattore LaVoce.info

Maurizio Galeotti-economista-redattore LaVoce.info-Ordinario Univ.Studi Milano

Vittorio Gieri-giurista-Ordianrio Diritto Penale Univ. Pavia

Andrea Manzella-giurista-Direttore Centro Studi Univ. Luiss Roma

Federico Oliva-urbanista-ordianrio Politecnico di Milano

Gianfranco Pasquino-Ordinario Scienze politiche Univ. di Bologna

Michele Salvati-economista-Ordinario Univ. di Milano-editorialista Corriere della sera

Circolo di Bologna

Coordinatore- Stefano Bacchelli-laureato Economia e Commercio
Tesoriere-Roberto Corsini-imprenditore

Membri del Direttivo
Elio Cavestri-imprenditore
Giuseppe Meineri-ingegnere
Cesare Bassoli-commercialista
Marcello Bruni-ingegnere
Luigi Giovannini-dirigente d'azienda
Anna Salfi-dirigente sindacale
Alessandra Longhi-medico
Nicola Coppola-informatico-laureato Economia
Derek Jones-laureato fisica e chimica
Edda stocchi-avvocato

domenica 3 maggio 2009

SONDAGGIO ELETTORALE del SOLE 24 ORE

Il SOLE 24 ORE riporta oggi un sondaggio elettorale della IPSOS che invita gli uomini e le donne di centrosinistra a rassegnarsi definitivamente alla vittoria del Popolo della Libertà e della Lega.
Il PDL ha il 40% dei consensi e la Lega da sola raggiunge il 10,3%. L'UDC è al 6%.
Il Partito Democratico mantiene il 26,2% e ITALIA dei Valori il 9%.
Il giornale inoltre sottolinea che tra gli operai il consenso del PDL è del 43% contro il 22% del PD.
Tra le sole donne, il consenso per il PDL supera addirittura la media nazionale e raggiunge il 42,6%.
Ciascuno di noi farà la sua valutazione. Ne leggeremo tante.
Ecco la mia personale considerazione.
Il popolo italiano è molto intelligente (ha risparmiato quando gli altri compravano i gioielli di Bulgari o i Suv da guerra nel deserto) ed ha compreso che l' Italia è come il Titanic ,che si è scontrato con un' iceberg denominato "fondi spazzatura/mutui subprime" e che, pur avendo lanciato SOS in tutto il mondo, ancora una volta, dovrà risolvere i suoi problemi da solo.
Ha capito, il popolo italiano, che la sinistra delle regole, della difesa della Costituzione, delle pari opportunità, dell'etica nella politica non è in grado di salvare il bastimento che affonda. Molti di quelli che stanno affondando neppure se ne sono accorti e stanno continuando a danzare nel salone delle feste. Altri, svegliati di soprassalto ed informati dai vicini che il bastimento sta affondando, si voltano dall'altra parte dicendo "A me che me n'importa, il bastimento non è mica il mio!" (Calamandrei).
Gli italiani, forse amaramente, hanno capito che ci vuole un miracolo ed un uomo del destino: Berlusconi! In ottimi rapporti con la Chiesa, in ottimi rapporti con la P2, in ottimi rapporti con i fornitori di armi, con le banche, con Bush (può sempre servire), con Putin., Berlusconi appare come l'unico in grado d'intervenire efficacemente. Ancora una volta, l'italiano pensa che, se è stato capace di diventare l'uomo più ricco d'Italia in 40 anni, certo è l'unico che può evitare l'affondamento del bastimento Italia.

giovedì 30 aprile 2009

PRIMO MAGGIO 2009

Basteranno un concerto in piazza e le altre manifestazioni in giro per l'Italia a far dimenticare la crisi del Sindacato agli italiani ?
No, non basteranno.
Pur avendo creato e sostenuto uno dei più forti sindacati del mondo, i lavoratori italiani si ritrovano con gli stipendi più bassi d' Europa e di conseguenza con le pensioni più basse d' Europa.
E tutto questo ci deriva dopo un periodo di sostanziale stabilità finanziaria internazionale.
Oggi, in piena crisi mondiale, il Popolo dei Lavoratori osserva proccupato il Governo che naviga in una burrasca perfetta senza la bussola. Vuol fare il Ponte sullo Stretto o non lo fa? Vuol fare il nucleare o non lo fa? Vuol portare Obama tra i terremotati o l'ha deciso e si è già pentito? Spostando il G8 da La Maddalena a L'Aquila si risparmia davvero? Ricostruirà L' Aquila o la sposterà visto che è collocata su di una faglia pericolosa? Incrementerà il debito pubblico per andare in soccorso di chi perde il lavoro oppure starà a guardare? Dubbi inquietanti, molta rassegnazione in giro.
Ma i lavoratori osservano anche il Sindacato e si domandano: Ma la Cisl e la UIl lo sanno quello che stanno facendo? Vogliono veramente spaccare defintivamente il Sindacato per trenta denari? E la Cisl di Bologna, che invita l'Arcivescovo di Bologna a presiedere le sue Assemblee, lo sa quello che sta facendo ? Nelle scuole, mi dicono, non si studia più la geografia, ma qualcuno ha messo da parte anche i libri di storia, mi pare. Ma allora, se mettiamo da parte i libri di storia e vogliamo fare una grande ammucchiata, ha proprio ragione Berlusconi: mettiamo a dirigere anche le Assemblee sindacali le veline altissime, bellissime e purissime.

mercoledì 22 aprile 2009

PS. “Gabbiani nella Tempesta”

PS. Ho gia' letto il romanzo “Gabbiani nella Tempesta” e se qualcuno vuole prenderlo in prestito, lo portero' al prossimo incontro. Mi dispiace che non ci saro' alla Gita del 25 Aprile, saro' in Germania (a cantare!). Buon 25 Aprile a tutti - soprattutto a quelli che si sono sacrificati per darci la nostra Costituzione.

La Notte che Conquistai la Liberta' - La liberazione di Bologna 24 Aprile

LA NOTTE CHE CONQUISTAI LA LIBERTÀ

La Liberazione di Bologna raccontata da immagini d’epoca e resoconti dei testimoni

-Fotostoria per immagini della liberazione di Bologna. Commenta Vincenzo Palermo, scrittore.

-Lettura ad alta voce di brani del romanzo “Gabbiani nella Tempesta”, ambientato a Bologna durante la Resistenza. Recita Tiziana Di Masi, attrice teatrale.

-Partigiani e cittadini raccontano la loro Liberazione.

Durante la giornata verranno raccolte firme contro la proposta di legge 1360, che vuole equiparare repubblichini di Salò e partigiani.

Presso il centro “G. Costa”

VENERDÌ 24 APRILE, ORE 15, VIA AZZO GARDINO 48, BOLOGNA (ZONA PORTA LAME).

INGRESSO GRATUITO.

Tel. 051/551278

Per maggiori informazioni:

WWW.BOLOGNALIBERATA.IT

ANPI-Sezione Sonilio Parisini, Quartiere Portoanpiporto@fastwebnet.it

Articolo Giorgio Bocca di oggi 22 Aprile


Questo l'inizio dell'articolo di oggi sulla Repubblica




lunedì 20 aprile 2009

25 aprile e COSTITUZIONE

Dal discorso di PIERO CALAMANDREI all' Assemblea Costituente

"QUANTO SANGUE, e quanto dolore, per arrivare a questa COSTITUZIONE !!

Dietro ad ogni articolo di questa COSTITUZIONE o giovani, voi dovete vedere giovani come voi:

caduti combattendo, fucilati, impiccati, torturati, morti di fame nei campi di concentramento,

morti in Russia, morti in Africa, morti per le strade di Milano, per le strade di Firenze, che hanno

dato anche la vita affinchè LA LIBERTA' E LA GIUSTIZIA potessero essere scritte su questa

carta. Quindi quando vi dicono che questa è una Carta morta...NO, non è una carta morta!

Questo è un Testamento di CENTOMILA MORTI. Se voi volete andare in pellegrinaggio nel

luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i Partigiani, nelle

carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati.

Dovunque è morto un italiano per riscattare la LIBERTA' e la DIGNITA', andate lì, o giovani, col

pensiero, perchè lì è nata la nostra COSTITUZIONE.

sabato 18 aprile 2009

Non solo terremoto


I fatti dicono che tragicamente in Abruzzo sono morte quasi 300 persone, che molti edifici crollati non rispettavano le norme antisismiche fissate nel 1974, che l’applicazione di una legge del 2003 (chiamata “Norme tecniche per le costruzioni in Italia”) è stata continuamente prorogata dai governi succedutesi nel tempo e che, infine, l’ultima proroga è stata concessa proprio dall’attuale governo, provocando anche le inutili ire del ministro Alfredo Matteoli che si era dichiarato “assolutamente contrario”, così come - nel precedente governo - solo Di Pietro aveva espresso le sue critiche alla proroga.

L’importanza del rispetto delle norme antisismiche per costruzioni in territorio a rischio, risulta in tutta la sua evidenza, anche a noi profani, guardando la sottostante fotografia pubblicata dal Corriere del 14 aprile scorso.


Credo che qualsiasi commento sia del tutto superfluo.

Vorrei anche ricordare che martedì 31 marzo, all’Aquila, su richiesta del capo del Dipartimento della Protezione Civile Guido Bertolaso, si era riunita la Commissione Nazionale Grandi rischi e al termine dei lavori Bernardo De Bernardinis, vice capo del Dipartimento della Protezione Civile aveva comunicato: “La comunità scientifica conferma che non c’è pericolo, perché c’è uno scarico continuo di energia; la situazione è favorevole. Questa vicenda deve insegnare due cose: convivere con territori fatti in questo modo, cioè a rischi sismico; mantenere uno stato di attenzione, senza avere uno stato d’ansia”.

Dopo cinque giorni il disastro.

Ma invece di parlare di tutto questo, noi sentiamo televisione e giornali incensare la Protezione civile, che avrà sicuramente fatto il suo dovere di soccorritrice, ma “fare il proprio dovere” non mi sembra meriti particolari inni di gloria, così come non vengono glorificati tutti i dipendenti pubblici e privati, le casalinghe o i pensionati che svolgono con dedizione e precisione i loro compiti, ma anzi normalmente si discute, giustamente, su chi - nell’amministrazione pubblica, come in attività privata – approfitta di un rapporto di dipendenza per fare emergere la propria svogliatezza (fannulloni).

Recentemente Ferruccio De Bortoli sul Corriere (10.04.2009) ha scritto che “senza un’opinione pubblica consapevole e avvertita un Paese non è soltanto meno libero, ma è più ingiusto e cresce meno…. Il consumatore è meno protetto, il risparmiatore più insidiato…. Si discute molto, e a ragione, sugli eccessi dell’informazione. Si discute poco sui costi della non informazione… Colpisce che spesso la classe dirigente italiana, non solo quella politica, consideri l’informazione un male necessario. E sottostimi il ruolo di una stampa autorevole e indipendente. Tutti l’apprezzano e tutti la invocano quando i giornalisti si occupano degli altri, degli avversari e dei concorrenti. Altrimenti la detestano e la sospettano”.

A mio parere, invece di polemizzare del tutto fuori misura su una trasmissione televisiva e di sospendere un vignettista (sic), dovremmo riflettere sulla discrepanza tra le tesi di De Bortoli e la realtà della nostra informazione, rivolgendoci nel contempo una semplice domanda: come è possibile che in Italia si possano gabbare impunemente tutte le leggi senza che i cittadini-elettori, comunque vittime (fisiche e non) di queste lacune, esprimano una decisa reazione ?




giovedì 16 aprile 2009

ROMPETE IL SILENZIO

A tutti i Soci, Sostenitori e Amici,

è venuto il momento di rompere il silenzio e quindi commentate, scrivete, dibattete.

Gli argomenti sono tanti: Referendum Costituzionale

Terremoto e ricostruzione in Abruzzo

Crisi finanziaria mondiale e debito pubblico italiano

Elezioni europee e negli Enti locali

Tentazioni di Cesarismo e P 2

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martedì 7 aprile 2009

Rompiamo il silenzio.
Mai come ora è giustificato l’allarme. Assistiamo a segni inequivocabili di disfacimento sociale: perdita di senso civico, corruzione pubblica e privata, disprezzo della legalità e dell’uguaglianza, impunità per i forti e costrizione per i deboli, libertà come privilegi e non come diritti. Quando i legami sociali sono messi a rischio, non stupiscono le idee secessioniste, le pulsioni razziste e xenofobe, la volgarità, l’arroganza e la violenza nei rapporti tra gli individui e i gruppi. Preoccupa soprattutto l’accettazione passiva che penetra nella cultura. Una nuova incipiente legittimità è all’opera per avvilire quella costituzionale. Non sono difetti o deviazioni occasionali, ma segni premonitori su cui si cerca di stendere un velo di silenzio, un velo che forse un giorno sarà sollevato e mostrerà che cosa nasconde, ma sarà troppo tardi.
Non vedere è non voler vedere.
Non conosciamo gli esiti, ma avvertiamo che la democrazia è in bilico.
Pochi Paesi al mondo affrontano l’attuale crisi economica e sociale in un decadimento etico e istituzionale così esteso e avanzato, con regole deboli e contestate, punti di riferimento comuni cancellati e gruppi dirigenti inadeguati. La democrazia non si è mai giovata di crisi come quella attuale. Questa può sì essere occasione di riflessione e rinnovamento, ma può anche essere facilmente il terreno di coltura della demagogia, ciò da cui il nostro Paese, particolarmente, non è immune.
La demagogia è il rovesciamento del rapporto democratico tra governanti e governati. La sua massima è: il potere scende dall’alto e il consenso si fa salire dal basso. ll primo suo segnale è la caduta di rappresentatività del Parlamento. Regole elettorali artificiose, pensate più nell’interesse dei partiti che dei cittadini, l’assenza di strumenti di scelta delle candidature (elezioni primarie) e dei candidati (preferenze) capovolgono la rappresentanza. L’investitura da parte di monarchie o oligarchie di partito si mette al posto dell’elezione. La selezione della classe politica diventa una cooptazione chiusa. L’esautoramento del Parlamento da parte del governo, dove siedono monarchi e oligarchi di partito, è una conseguenza, di cui i decreti-legge e le questioni di fiducia a ripetizione sono a loro volta conseguenza.
La separazione dei poteri è fondamento di ogni regime che teme il dispotismo, ma la demagogia le è nemica, perché per essa il potere deve scorrere senza limiti dall’alto al basso. Così, l’autonomia della funzione giudiziaria è minacciata; così il presidenzialismo all’italiana, cioè senza contrappesi e controlli, è oggetto di desiderio.
Ci sono però altre separazioni, anche più importanti, che sono travolte: tra politica, economia, cultura, e informazione; tra pubblico e privato; tra Stato e Chiesa. L’intreccio tra questi fattori della vita collettiva, da cui nascono collusioni e concentrazioni di potere, spesso invisibili e sempre inconfessabili, è la vera, grande anomalia del nostro Paese. Economia, politica, informazione, cultura, religione si alimentano reciprocamente: crescono, si compromettono e si corrompono l’una con l’altra. I grandi temi delle incompatibilità, dei conflitti d’interesse, dell’etica pubblica, della laicità riguardano queste separazioni di potere e sono tanto meno presenti nell’agenda politica quanto più se ne parla a vanvera.
Soprattutto, il risultato che ci sta dinnanzi spaventoso è un regime chiuso di oligarchie rapaci, che succhia dall’alto, impone disuguaglianza, vuole avere a che fare con clienti-consumatori ignari o imboniti, respinge chi, per difendere la propria dignità, non vuole asservirsi, mortifica le energie fresche e allontana i migliori. È materia di giustizia, ma anche di declino del nostro Paese, tutto intero.
Guardiamo la realtà, per quanto preoccupante sia. Rivendichiamo i nostri diritti di cittadini. Consideriamo ogni giorno un punto d’inizio, invece che un punto d’arrivo. Cioè: sconfiggiamo la rassegnazione e cerchiamo di dare esiti allo sdegno.
Che cosa possiamo fare dunque noi, soci e amici di Libertà e Giustizia? Possiamo far crescere le nostre forze per unirle alle intelligenze, alle culture e alle energie di coloro che rendono vivo il nostro Paese e, per amor di sé e dei propri figli, non si rassegnano al suo declino. Con questi obiettivi primari.
Innanzitutto, contrastare le proposte di stravolgimento della Costituzione, come il presidenzialismo e l’attrazione della giurisdizione nella sfera d’influenza dell’esecutivo. Nelle condizioni politiche attuali del nostro Paese, esse sarebbero non strumenti di efficienza della democrazia ma espressione e consolidamento di oligarchie demagogiche.
Difendere la legalità contro il lassismo e la corruzione, chiedendo ai partiti che aspirano a rappresentarci di non tollerare al proprio interno faccendieri e corrotti, ancorché portatori di voti. Non usare le candidature nelle elezioni come risorse improprie per risolvere problemi interni, per ripescare personaggi, per pagare conti, per cedere a ricatti. Promuovere, anche così, l’obbligatorio ricambio della classe dirigente.
Non lasciar morire il tema delle incompatibilità e dei conflitti d’interesse, un tema cruciale, che non si può ridurre ad argomento della polemica politica contingente, un tema che destra e sinistra hanno lasciato cadere. Riaffermare la linea di confine, cioè la laicità senza aggettivi, nel rapporto tra lo Stato e la Chiesa cattolica, indipendenti e sovrani “ciascuno nel proprio ordine”, non appartenendo la legislazione civile, se non negli stati teocratici, all’ordine della Chiesa.
Promuovere la cultura politica, il pensiero critico, una rete di relazioni tra persone ugualmente interessate alla convivenza civile e all’attività politica, nel segno dei valori costituzionali.
Sono obiettivi ambiziosi ma non irrealistici se la voce collettiva di Libertà e Giustizia potrà pesare e farsi ascoltare.
Per questo chiediamo la tua adesione.
http://www.libertaegiustizia.it/soci/socio.php

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